… Un corpo che ci conduce negli accidentali sentieri che portano alle interiora di una natura allo stato brado, è simile a quel lato oscuro femminile in cui ribolle il magma mestruale: è l’abisso riluttante ad apparire in superficie, ma che viene poi a forza espulso, buttato fuori, perché l’Averno, trascinato fuori dal suo fondo pestilenziale, mostri la vera faccia dei suoi adoratori, la grassa foia dei suoi corteggiatori …
… più malata, esangue, trasumanata e insieme feroce che non la belle dame sans merci della letteratura romantica …
… La strada (parola al femminile) è molto simile alla natura ctònia della donna. La strada è il meato uretrale che porta all’utero. Sulla strada si sta al gioco dell’imprevidente. Tutto ciò che lì accade, accade inaspettatamente.
La strada ci tira nel ventre della temerarietà, del rischio, dell’inconsideratezza: è il collo dell’utero in cui, entrando, tutto potrebbe accadere per impulsione e spinta, e tutto lì potrebbe essere rischiosamente in urto. L’utero ci rimanda alla natura, allo stato brado. È come essere all’inizio, tutto ha ancora da essere, e tutto potrebbe essere, si è aperti a tutte le situazioni, si è pronti a intraprendere tutte le direzioni …